La sound art è sempre più, negli ultimi anni, al centro dell’interesse di artisti, curatori e studiosi e si configura come ambito innovativo di sperimentazione, studio e ricerca, all’interno dei territori dell’arte contemporanea.

Riconosciuta come disciplina e categoria generata da una serie di modelli di sapere legati alla tradizione culturale Occidentale europea e dell’anglosfera, la sound art si rivela oggi come ambiente in cui emergono una serie di pratiche che insistono su ‘altre’ coordinate geografiche, estetiche e culturali.

In questo terreno in movimento ed espansione, viene in evidenza il lavoro condotto in Cile dal gruppo di ricerca che ruota intorno al festival Tsonami di Valparaíso, in cui trova campo di applicazione e condivisione il lavoro sviluppato da artisti che sperimentano metodi e processi nei quali si il suono si interseca con le tecnologie digitali e con approcci non convenzionali all’ascolto.

Otros Sonidos, Otros Paisajes è un percorso costruito lungo direttrici inusitate, in deriva sonora verso un Sud geografico frantumato in una serie di ‘rotte’ acustiche che mettono in discussione il senso di una storia lineare, interrogato attraverso punti d’ascolto che consentono di ‘sentirne’ e captarne i suoi lati nascosti.

Attraverso la prospettiva della sound art il suono, elemento spesso subordinato alla sfera visuale nei discorsi dell’arte, emerge come linguaggio e dispositivo autonomo, in grado di mettere in discussione una serie di paradigmi costituiti, eccedendo un inquadramento puramente musicologico.

Otros Sonidos, Otros Paisajes è uno spazio in cui la riflessione sul tema dell’‘alterità’ delle voci della sound art nell’emisfero australe si intreccia con una serie di elementi di indagine che coinvolgono i paesaggi, i luoghi e le geografie cilene, dal deserto di Atacama fino alla Patagonia, dalla periferia di Santiago fino alla regione di Bío Bío, sconfinando infine nell’estremo Sud, verso l’Antartide.

Questa mostra, che prevede l’installazione di una serie di lavori sonori realizzati da cinque artisti cileni, rappresenta il primo evento in assoluto dedicato specificamente all’arte sonora cilena in Europa e segna il passaggio ulteriore di una collaborazione tra l’Ambasciata del Cile ed i festival Interferenze e Tsonami, inaugurata in occasione del progetto Nuovi Suoni dell’Appennino (2016), nel corso del quale l’artista sonoro cileno Fernando Godoy è stato ospite in residenza in due progetti (Liminaria e Pollinaria) tenutisi in altrettante regioni rurali in Campania ed Abruzzo.

Leandro Pisano, Antonio Arévalo