Il Museo Della Civiltà Contadina di Gioia Del Colle

 
Per avere l'idea della passione con cui sono stati raccolti i pezzi presenti al Museo della civiltà contadina di Gioia del Colle è sufficiente sapere che, per poter ospitare una favolosa mietitrebbia, è stato rifatto un pezzo di soffitto. Vito Santoiemma, il responsabile del ritrovamento e della conservazione di questa immensa collezione, da anni raccoglie gli strumenti degli antichi mestieri, dai caratteri mobili delle prime tipografie, all'incubatrice di pulcini, per finire - appunto - ad enormi mietitrebbia.

Sistemati in un ordine meticoloso, oggetti e macchinari raccontano la storia della terra e degli antichi mestieri, sorprendendoci con la loro ingegnosità schietta e sottile. Molti degli arredi di questi due grandi spazi ricolmi potrebbero essere prototipi per modalità di lavorazioni sostenibili e green, senza nulla da invidiare alle invenzioni dei più illuminati e moderni smart designer.

Oltre a raccontare il passato questo luogo racconta la passione dei suoi creatori: molto di ciò che è stato recuperato ha dietro di sé aneddoti e rocambolesche avventure di recupero e riparazione. Perché il bello è che questo, in realtà, non è (solo) un museo. Gli oggetti ritrovati non vengono trattati come preziosi orpelli di un mondo antico da contemplare o di cui avere nostalgia. E' un laboratorio. E' un'officina. Quello che è in mostra è tutto perfettamente funzionante. E non parliamo (solo) di oliare le catene della bicicletta dell'arrotino. Parliamo di ricostruire la ruota dentata di un mulino a traino.